CHI SONO?

Nello scorso BLOG (BLOG #4 LA SCELTA DELLA CORDA: MONOFILAMENTO o MULTIFILAMENTO?) abbiamo parlato delle corde in generale, di cosa si trova oggi sul mercato e di come interpretare al meglio le schede tecniche forniteci dai costruttori per cercare di equipaggiare il nostro telaio con la miglior corda in relazione al nostro gioco e alle nostre necessità.
Chiaramente il discorso è molto ampio, inoltre, non è sempre facile riuscire a descrivere in poche parole corde anche se della stessa tipologia. Per questo motivo ho pensato di riportarvi qui sul sito le mie brevi recensioni sulle corde che provo durante le mie ore di allenamento. Ho la fortuna di avere una macchina incordatrice elettronica modello Pro’s Pro che mi permette di essere più veloce nei test e ho telai con caratteristiche abbastanza diverse, in modo da potervi dare spunti a partire dalle racchette più profilate a quelle più boxed ed old style.
Se avete voglia di leggere qualche recensione di corde su telai specifici che non trovate sul mio sito non dovete fare altro che contattarmi o lasciare un commento qui sotto, sarò felicissimo di reperire l’attrezzatura necessaria per rispondere alle vostre curiosità!
Giusto per introdurvi nel mio mondo, vi spiego il mio stile di gioco; vi parlerò infatti delle mie sensazioni e di come io interpreto certi telai e certe corde e per questo penso sia fondamentale conoscere almeno a grandi linee come impugno la racchetta, piuttosto che se ho il rovescio a una mano o due o se amo giocare al volo o spinnare da fondocampo.
Quindi, chi sono ?
Partiamo dall'impugnatura, qui sotto ho cercato di riportarvi le classiche impugnature:
1 – CONTINENTAL
2 – EASTERN
3 – SEMI WESTERN
4 – WESTERN

Sul dritto ho la classica impugnatura EASTERN, questa posizione mi permette di avere un ottimo controllo di palla, sento bene l’impatto e mi permette di fare esplodere un buon dritto potente e abbastanza piatto. Di contro ho difficoltà nell'imprimere alla palla una buona rotazione, soprattutto nei colpi alti e davanti ad un gioco carico di spin sono costretto spesso ad anticipare per non trovarmi troppo in difficoltà.
Il rovescio parte dalla CONTINENTAL e accelero di qualche millimetro con la mano sul manico per cercare di orientare il piatto corde verso il campo durante l’impatto. Ancora una volta quindi prediligo il gioco piatto a quello più carico di effetti. Gioco volentieri il back, un colpo che amo, un fondamentale di altri tempi che soprattutto nelle categorie più basse manda su tutte le furie l’avversario costretto ad un gioco di gambe non facile alla ricerca della posizione corretta.
Ci tengo a precisare che per metà della mia vita ho giocato un rovescio a due mani e che per un problema alla spalla sinistra ho dovuto poi mutarlo in un rovescio ad una mano. Mi rendo bene conto della differenza tra i due movimenti; questo cambio in corsa ha sicuramente condizionato molto il mio gioco negli anni. Diciamo che ho avuto una crescita anomala, da un gioco più liftato e contemporaneo sono passato ad uno stile più old style.
A rete ed al servizio invece ho la CONTINENTAL, la classica impugnatura “a martello”; la prima di servizio è generalmente una palla potente e piatta che mi permette spesso di giocare un dritto di chiusura conquistando la rete. La seconda palla è sicuramente uno dei miei talloni d’Achille, sto lavorando per trovare una buona continuità e più sicurezza.
Sul campo cerco di tenere una posizione abbastanza avanzata, pochi centimetri dietro la riga di fondocampo, l’obiettivo è quello di non perdere troppo campo soprattutto quando le palline sono cariche di rotazioni; cerco di far perdere il tempo all'avversario e alla prima palla comoda attacco e scendo a rete per chiudere il punto.
A breve vi caricherò anche qualche buon video, ma ora direi che siamo pronti per cominciare! Ci vediamo presto con la prima recensione 😉