LA MIA MIGLIOR RACCHETTA
Ok, anche questa volta forse ho scelto un titolo esagerato, d’altra parte solo un altro telaio è riuscito a convincermi tanto come questo. Quindi, senza girarci tanto intorno, ve lo dico subito: LA MIA MIGLIOR RACCHETTA È LA DONNAY PRO ONE 97 HEXA.

Vi racconto brevemente come è andata dai.
Ho iniziato a giocare a tennis all’età di 12 anni nel 2004 e uno dei ricordi più belli di quei tempi era sicuramente l’effetto che mi faceva vedere tutte quelle racchette impilate una in fila all’altra quando entravo nell’ufficio del circolo. Ce ne erano di diverso tipo, per bambini, oversize, legno, grafite, alluminio, un po’ di tutto, insomma, e nonostante la maggior parte fossero modelli passati, potevo riconoscere comunque i brand più famosi, da Babolat a Wilson, da Head a Dunlop e così via. Tra le tante spiccavano anche un paio di Rossignol e Donnay (il mio primo incontro), ma rimanevo sempre dannatamente perso per telai “moderni” come la Pure Drive di Roddick o la Six-One di Roger. Ovviamente, poter giocare con la “stessa” racchetta dei grandi campioni che vedevi in televisione e sulle riviste era per un bambino di 12 anni la cosa più bella che potesse capitare.
Se al primo incontro non scattò quindi la scintilla, al secondo incontro la mia curiosità era pronta ad andare oltre. Pochi anni dopo, infatti, fu organizzato nel mio circolo un torneo sociale con una sola condizione: giocare con una racchetta di legno.

Un carissimo amico mi prestò una Donnay Allwood Bjorn Borg; persi il torneo al primo turno, facendo veramente una fatica incredibile non abituato a certi pesi e a piatti corde così piccoli, tuttavia le sensazioni furono davvero particolari. Era come manovrare un martello, ma nello stesso tempo sentire tanta morbidezza e connessione a contatto con la palla. Rimasi molto colpito.
Gli anni passarono e arrivò finalmente anche il terzo (penso definitivo) incontro, questa volta grazie ad un annuncio online: "Vendo Donnay Penta 97…." Andai subito a leggere qualche recensione per poi finire sul sito Donnay Italia dal quale decisi di acquistare una Donnay Pro One 97 Hexacore, di seguito le caratteristiche tecniche:

Piatto: 97”
Peso: 305 grammi
Bilanciamento: 315 mm
Pattern: 16x19
Profilo: 21.5 mm
Lunghezza: 68.6 cm
Tecnologia: Hexacore
Rigidità: 57 RA
Inerzia: 280 – 285 kg/cm²
Devo ammettere che la scelta di questo telaio è stata condizionata soprattutto da quei 57 punti di rigidità; non mi sono mai trovato bene con racchette rigide, anche se il mercato oggi sembra andare verso questa strada ed è così che ho voluto testarla subito. Donnay penso abbia fatto una scelta controcorrente, pescando dal passato e riproponendo su questa riuscitissima racchetta un feeling assoluto per ogni impatto, una sorta di connessione tra braccio, movimento e racchetta per un comfort davvero estremo. Non a caso, mi ha ricordato a tratti quella Donnay Allwood Bjorn Borg, ma sicuramente meno esigente!
Abituarsi a questo tipo di flessibilità, non è da tutti, ma sono convinto che valga davvero la pena provare; colpi piatti e backspin molto naturali, buone comunque le rotazioni anche se per arrotare serve qualche sforzo in più, ottima anche su tutte le variazioni del servizio.


In conclusione, mi sento di consigliare questo telaio a tutti quelli che sono alla ricerca di una classica in grado di regalare ottime sensazioni durante l’impatto, una pastosità difficile da trovare oggi, dal grande controllo e comfort. Forse non la più facile per chi ama sbracciare da fondocampo, ma io un test se possibile lo farei 😉
Corda consigliata: String Project Armour Soft 21 kg (testata anche 22/21, ma ho preferito la versione 21 full).
Sito Donnay Tennis Italia: https://donnaytennisitalia.it/